Laboratorio Architettura Contemporanea
Guscio 77
Bioarchitettura
L'unità minima abitativa è stata progettata come autonoma e assemblabile ad altre unità fino all’ottenimento di un insediamento che, soddisfacendo la qualità dell’abitare, contribuisse ad una buona produzione energetica e alla salvaguardia delle colture collinari. L’unita’ minima garantisce e sviluppa tutte le qualità dell’abitare ecologico:orientamento, utilizzo di materiali naturali, auto produzione d’energia con fonti rinnovabili, riciclo delle acque meteoriche, sistemi di fitodepurazione. La forma nasce dall’ esigenza di utilizzare nella composizione architettonica i pannelli solari e fotovoltaici non come corpo estraneo o sovrapposto ma come reale elemento compositivo dell’edificio e del paesaggio La pianta individua quattro zone due scoperte a verde ,una semicoperta , pergola , ed una coperta abitazione. Lo spazio abitativo è organizzato in modo da avere esposizione est-ovest con ampie vetrate nella zona di soggiorno, la distribuzione interna accorpa la linea acqua in modo da semplificare gli impianti meccanici. Il riscaldamento è prodotto mediante termo camino a legna o pallet con distribuzione di aria calda canalizzata. Il raffrescamento naturale è previsto con ventilazione da opportune bocche canalizzate nella muratura lato Nord. La casa soddisfa tutte le qualità costruttive che la pongono in classe A, per la composizione delle pareti e degli infissi per l’isolamento del tetto e per l’esposizione.